Seminario di Iaido con Furuichi Sensei – Sotto il Monte

Durante la giornata di domenica ho avuto l’opportunità di partecipare a una delle tre giornate del seminario del Maestro Furuichi svoltosi a Sotto al Monte concentrandomi sull’osservazione e l’ascolto del Maestro e sulla pratica dello IAIDO: una bellissima esperienza condivisa con il nostro Dojo e con gli altri partecipanti provenienti da tutta Europa.
Il breve ma coinciso discorso finale del Maestro Furuichi ha racchiuso un po’ l’essenza del messaggio che ci è stato trasmesso e messo a cuore dal Maestro.
Rassicurante ed entusiasmante il fatto che coincide esattamente con l’obiettivo della nostra scuola: bisogna imparare a studiare il movimento, questa ricerca è importantissima per l’apprendimento.
Questo deve avvenire da soli e con la guida della propria scuola.
Non forzare il movimento. Il movimento viene dal basso, con scioltezza e fluidità.
Questo bisogna cercare.
Ho avuto modo di filmare alcuni momenti salienti mentre il Maestro Furuichi spiegava cercando di fissare che cosa rendesse così naturale il suo movimento e allo stesso tempo emanasse così tanta energia. Sulla base dei filmati cerco ora di ricostruire e prendere nota più dettagli possibili di questa esperienza. Come dice il nostro insegnante Serafino: bisogna sempre prendere nota.
Spero di poter così trasmettere quello che ho visto e allo stesso tempo assimilare più dettagli possibile. Un’esperienza che consiglio a tutti di fare. Durante un seminario si percepisce moltissimo.
La pratica della giornata di domenica si è svolta come segue:
Al mattino sono stati spiegati dal Maestro tre Kata 7-8-9 Seitaiai Zenkenren (nella giornata di sabato erano stati studiati i primi sei Kata della serie); in seguito i partecipanti del seminario (circa 80 persone) sono stati suddivisi in gruppi secondo i gradi e sono stati seguiti nello studio e nell’approfondimento da settimi Dan di diverse nazionalità. Il mio gruppo è stato seguito dal Maestro Mario Menegatti che ringrazio per i preziosi consigli sui fondamentali.
Nel pomeriggio sono stati spiegati i rimanenti 3 Kata 10-11-12 e in seguito approfonditi nel lavoro dei diversi gruppi seguiti da altri settimi Dan. Il mio gruppo è stato seguito da un maestro tedesco che ha arricchito in modo simpatico, in inglese, la pratica con esercizi di gruppo (qui ricordo una piccola ma importante immagine trasmessa, anche nella parola giapponese, una curiosità sul to “hang” the left hand = appendere la mano sinistra).
Per terminare sono stati svolti gli EMBU dei diversi gruppi, presentando e riassumendo il lavoro e lo studio eseguito durante il seminario. Il mio gruppo Mudan-Shodan ha eseguito 5 Kata 1-3-
5-7-9 poi gruppo dopo gruppo fino ai sesti Dan. Bellissimo!
In questi momenti penso a quanto sia importante lo studio e l’apprendimento guardando la pratica degli altri iaidoka, questa parte della pratica ci insegna ad osservare e ad avere coraggio.
Infine il saluto finale dopo il compatto e caloroso discorso del Maestro che ho scritto all’inizio.
Faccio tesoro dei consigli e degli spunti raccolti e porto a casa lo studio da approfondire sul:
1) rafforzamento del lavoro della mano sinistra, scioltezza del movimento
2) lo sviluppo del lavoro dei piedi, rotazione con baricentro basso, rafforzamento della spinta del
piede sinistro durante il taglio, radicamento
3) la rotazione che inizia sempre dallo sguardo
4) osservare il ritmo del Kata
5) Minaccia della Tsuka Kashira in diversi Kata
Sono alcuni studi senz’altro da approfondire sia singolarmente che insieme nel nostro Dojo aNovara.

Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno reso possibile lo svolgimento di questo seminario, aspettando con gioia la prossima occasione di partecipare nuovamente agli insegnamenti di un cosi grande Maestro della spada.
Ringrazio il nostro insegnante Serafino Mellone

Karen