Domenica 2 Luglio i nostri kendoka, accompagnati dal maestro Serafino, hanno partecipato all’ultima giornata del Trofeo Interregionale Kendo che si è svolta a Torino.
Karen, Matthias, Elia e Paulo hanno gareggiato sia nella categoria Kyu e Primo Dan, sia nella categoria Open, e Karen ha anche partecipato alla gara femminile; il nostro maestro Serafino ha invece arbitrato nel corso di tutta la giornata, dando un importante contributo allo svolgersi dell’evento.
Un ringraziamento anche a Paolo, in borghese, che è stato allo stesso tempo mascotte della squadra e prezioso supporto al tavolo dello shiajo B per segnare i punti sui tabelloni e supportare la parte organizzativa.
La partecipazione è stata numerosa anche a questa giornata, e nel corso delle quattro giornate il numero totale di partecipanti ha superato il centinaio.
Pur senza portare a casa nessun titolo, l’esperienza è stata sicuramente preziosa per i nostri kendoka; di seguito le loro considerazioni sull’esperienza e alcune foto della giornata!
Provo a trasmettere i 5 punti più salienti di quello che ho provato ieri - prima, durante e dopo - la competizione di Kendo a Torino, dove abbiamo partecipato con il nostro Dojo.
E’ stata per me una forte ed importante esperienza condivisa con Elia, Matthias,Paulo, Paolo, il nostro Maestro Serafino e con gli altri kendoka in un’atmosfera familiare e di genuina competizione. Ringrazio tutti di cuore.
1) Prima della gara ero sicuramente tesa. Però mi sentivo meno tesa delle ultime volte, come se si stesse sviluppando una certa routine. Osservavo e mettevo l’attenzione sulla respirazione. Il riscaldamento fatto insieme, la respirazione e il richiamo del movimento con un buon Kiai ha subito messo in moto le energie e a mio parere ha incrementato lo spirito di gruppo in modo molto forte.
2) Durante i diversi combattimenti ho provato più tranquillità, ho osservato l’avversario premendo in avanti con lo sguardo, per cui questa volta non sono indietreggiata. Ho cercato di trattenere il desiderio di colpire e di mantenere uno spirito acceso. Il Kiai mi ha aiutato a tenere una buona concentrazione pur essendo spesso al limite della fatica fisica. Ho osservato in me un effetto di ondate di energia, regolate dalla concentrazione e dalla respirazione.
3) Durante le competizioni c’era un bellissimo spirito di squadra espresso in scambio di opinioni, cura reciproca, estrema semplicità e soprattutto tanta spontaneità! Tantissima allegria e simpatia!
4) Ho apprezzato tantissimo l’impegno degli arbitri e capito quanto sia importante la fiducia.
5) L’ultima cosa che voglio dire, forse sembra la più banale, ma sono così felice di aver fatto l’ultimo geiko durante l’ultima mezz’ora prima della premiazione. Ho superato il desiderio in me di smettere, superato il mal di gambe, di schiena, la stanchezza. Ho visto l’espressione di Elia mentre allacciava il Do, poco dopo
vedevo Serafino mettere il Men...e poi ...ero già in moto.
Che gioia, non sentivo più nessuna stanchezza. Ringrazio Beccato, Livolsi e Imhof per questi momenti preziosi.
Ringrazio tutti e in particolare ringrazio lo spirito della nostra scuola di valori trasmessa dal nostro insegnante Serafino Mellone, nella semplicità e nella sincerità.
Alla prossima, gambatte!
Karen Diemberger
In questo ultimo mese ho avuto la possibilità di partecipare a due gare: la prima ad Alba, come gara a squadre, la seconda questa a Torino, come gara individuale in categorie kyu e open.
È stata un'importante opportunità per accrescere la mia esperienza sul kendo e sono rimasto pienamente soddisfatto dell'esito, anche per aver ottenuto dei risultati che onestamente non mi aspettavo di ottenere, quantomeno non alla prima esperienza di gara. Sono state due giornate trascorse in compagnia degli amici del mio dojo e di quelli di altri dojo che ho inparato a conoscere nel corso del tempo. Le gare si sono svolte in un'atmosfera positiva, con agonismo incalzante ma mai esasperato, come molto spesso si vede in altre discipline. Mi hanno colpito molto il rispetto reciproco tra avversari e la correttezza del giudizio arbitrale, due aspetti che purtroppo non si vedono più tanto facilmente a livello agonistico e che non sono quindi per nulla scontati. Sono convinto che le gare siano un aspetto fondamentale nella crescita di un praticante di kendo, e sono motivato nel volervi partecipare ancora, per supportare il mio dojo e per trovare sempre nuove occasioni di crescita personale e di squadra.
Ringrazio il maestro Serafino per averci sapientemente guidato in ogni momento della competizione, e ringrazio i miei compagni Karen, Paulo, Elia e Paolo per aver affrontato la sfida con passione e determinazione. Forza Jikishinkan!!
Questa gara è stata un'occasione per fare esperienza, aldilà dei risultati.
L'atmosfera e i partecipanti hanno permesso che la giornata fosse un momento di convivialità, durante la quale infatti ho avuto modo di interagire con diverse persone, sia con lo shinai in mano che fuori dallo shiaijo.
Il jigeiko alla fine della giornata è stato l'occasione perfetta per scaricare la tensione e la frustrazione accumulata durante la giornata per il non essere riuscito a esprimere al meglio il kendo imparato finora, potendo praticare senza più ansia del risultato e dell'ippon.
Ringrazio in ogni caso tutti i compagni di avventura del Jikishinkan per il sostegno reciproco, sia pratico che di spirito, che ci si è dimostrati reciprocamente durante la giornata, in particolare il nostro insegnante Serafino che non ci ha perso di vista per un secondo nonostante sia stato impegnato ad arbitrare tutto il giorno.
Quanto vissuto durante questa gara servirà come nuovo gradino da cui riprendere per migliorare il lavoro svolto finora, in vista della prossima occasione in cui mettersi alla prova!






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