Domenica 19 Gennaio i nostri Iaidoka Massimo, Aurora, Karen, Lorenzo e Paolo hanno preso parte al seminario tenuto da Furuichi Sensei che si è tenuto come di consueto in località Sotto il Monte.
È stato un allenamento proficuo, in un clima amichevole, in cui si è lavorato sulla precisione dei movimenti; promettente per questo nuovo anno di pratica.
Di seguito i pensieri e le riflessioni di alcuni dei nostri partecipanti:
Questo è stato il mio primo seminario con Furuichi-sensei e devo dire che posso ritenermi pienamente soddisfatto.
In sei ore di allenamento ci siamo concentrati principalmente sulla correzione di vari punti tecnici, mettendo da parte la ricerca della fluidità e del ritmo per consolidare la tecnica.
I punti sono stati tanti e per riassumere abbiamo lavorato su:
- lavoro della mano sinistra per estrarre in nukitsuke e nukiuchi e per fare noto;
- come eseguire in maniera corretta gli tsuki dei kata VI, VIII e IX;
- porre attenzione alle diverse altezze ed inclinazioni dei tagli del XI kata;
- non recuperare la punta quando si fa furekaburi;
- come il lavoro delle dita va fatto per portare ad un corretto movimento della spada;
potrei continuare ancora, ma bisogna dire che è stato uno stage veramente interessante, didattico e pieno di spunti per lo studio.
Nel weekend del 17, 18 e 19 di Gennaio si è svolto a Sotto il Monte Giovanni XXIII il consueto seminario di Furuichi sensei, kyoshi 8° dan iaido kyoshi 7° dan kendo organizzato dallo Shoshikai Milano e Shumpukan Milano.
Da ormai alcuni anni il nostro dojo partecipa allo stage, ed ogni anno il livello dell'insegnamento si alza.
Lo Stage suddiviso in tre giorni prevedeva al venerdì lo studio di Muso Shinden ryu e il sabato e la domenica Seitei Iai, purtroppo non sono riuscito ad essere presente il venerdì e mi sono perso l'allenamento del koryu.
Nella giornata di sabato dopo aver visto tutti i punti di interesse dei 12 kata si è praticato cercando di fissarli nelle forme, andando oltre la forma, ed è questo che ha alzato decisamente il livello dell'allenamento.
Mentre il sabato ero solo la domenica eravamo ben in 5 del dojo e alla fine, durante il viaggio di ritorno, ho chiesto ad ognuno di loro cosa si portava a casa da questa esperienza, ovviamente tutti hanno dato un'ottima risposta in base al proprio livello e alla propria esperienza, chi un dettaglio tecnico chi un movimento nuovo chi un atteggiamento, io da insegnante ho provato ad osservare il maestro con gli occhi di un principiante e senza dubbio ora posso dire che porto a casa un metodo di insegnamento.
Fissare non solo nella mente ma anche con il corpo i movimenti ed andare oltre alla forma. riempire il kata di quelle cose che tolgono il superfluo e rendono tutto più reale, vivo. Cercare di guardare e vedere nell'altro quello di cui c'è bisogno e insegnarlo nel modo più semplice possibile.
Ora non vedo l'ora di mettere in pratica tutto ciò che ho appreso e portare il mio iaido ad un'altro livello, sicuro di essere sulla giusta strada grazie a coloro che la condividono con me.



Commenti recenti