Cos’è il memorial
Secondo diversi dizionari un memorial è una manifestazione sportiva per onorare la memoria di una persona che ha compiuto atti straordinari.
Con questo memorial si vuole ricordare e far conoscere la vita ed il messaggio di questa persona speciale e trasmettere ancora anche a chi non l’ha conosciuta; il tutto condividendo e partecipando all’evento con gioia e spirito.
Massimo Ficuciello Nasce a Udine il 7 aprile 1968 al seguito dei genitori (Alberto, Ufficiale dell’esercito e Berta Crainz, insegnante di Scuola Media) e con il fratello maggiore Corrado, comincia presto a viaggiare e cambiare residenze, amicizie e stili di vita. Dal Friuli la prima tappa è a Civitavecchia nell’estate 1972. Quindi un anno a Novara e un anno trascorso in Gran Bretagna. La famiglia si stabilisce nuovamente a Civitavecchia dall’autunno 1976 al 1980 (il padre in servizio a Roma).
Seguono anni di frequenti trasferimenti della famiglia che tuttavia contribuiscono ad arricchire le personalità dei ragazzi: in Friuli (licenza media e primo liceo scientifico al “ Marinelli” di Udine), a Roma (liceo “Pasteur”), negli Stati Uniti (Carlisle High School), nuovamente a Roma e infine in Gran Bretagna. Massimo si laurea infatti in Relazioni Internazionali all’ Università di Londra (London School of Economics) e successivamente in Scienze Politiche all’Università di Padova con una tesi sulle operazioni ONU.
Compie il servizio militare da Ufficiale di complemento nel Reggimento Lagunari “Serenissima” a Venezia, esperienza che lo legherà fortemente alla città e al reggimento, secondo un destino che soltanto adesso ci appare fatalmente chiaro.
Quindi Massimo comincia a maturare esperienze occupazionali, dapprima a Roma, nei settori delle pubbliche relazioni, del giornalismo, dell’arte, del volontariato, fino ad approdare a una lusinghiera occupazione presso un importante istituto di credito a Milano. Impiega il tempo libero dedicandosi allo sport ed in particolare al “Kendō”, la “Scherma giapponese”, cui aveva avuto modo di avvicinarsi durante la permanenza in Gran Bretagna. Difatti inizia con maggior assiduità e rigore l’attività nel 1993 presso Shudokan Roma, con Fabio Di Chio. Si appassiona e si applica con determinazione, tanto da conseguire il titolo di Campione Italiano Kyu nel 1996, ed ampliare le conoscenze di altri dōjō. In particolare da quando lavora a Milano frequenta il Jikishinkan Dōjō di Novara, dove – con Serafino Mellone e gli altri – cementa le forti amicizie che successivamente daranno frutti straordinari, come le sempre crescenti edizioni del Memorial in suo onore. Inoltre non perde occasione per soddisfare la sua più grande passione dopo il culto dell’amicizia: i viaggi. Oltre a Stati Uniti e alla Gran Bretagna dova ha vissuto a lungo (diventando ovviamente un raffinato linguista), ha visitato estensivamente l’Europa, il Nord-Ovest africano, l’Australia e soprattutto il Sud-Est asiatico con prevalenza per la Thailandia.
Nell’estate 2003, spinto dal suo impulso verso nuove esperienze e in particolare dal desiderio di sperimentare sul campo le conoscenze e le idee in materia di peacekeeping, chiede di essere richiamato in servizio nell’Esercito per partecipare all’operazione “Antica Babilonia” in Iraq. Così con il grado di Tenente dei Lagunari viene assegnato al Comando della Brigata “Sassari” a Nassiriya, nella cellula Pubblica Informazione. Qui ha subito modo di farsi apprezzare per la grande disponibilità e sopratutto per la capacità di interpretare le diverse realtà culturali e sociali, sia nell’ambito della coalizione internazionale sia -sopratutto- nei confronti delle popolazioni locali, dove poteva esprimere un impegno mirato di solidarietà specialmente rivolto ai bambini.
Il resto è cronaca di una tragedia nazionale. La mattina del 12 novembre 2003, mentre scortava una troupe cinematografica presso il Comando dei Carabinieri, la “Base Maestrale” veniva attaccata da un gruppo di guerriglieri in evidente missione suicida; sembra cha la reazione sua e di altri commilitoni abbia evitato una strage maggiore. Nell’esplosione dell’autobomba diciotto persone e lui stesso persero la vita.
Alla sua memoria è stata conferita la Croce d’Onore d’Oro dal Capo dello Stato, oltre all’Ambrogino d’Oro dalla città di Milano, la Rosa Camuna dalla provincia di Milano, il Premio dall’anno dalla Regione Lombardia, la Cittadinanza onoraria di Civitavecchia.
Gli sono state intitolate una via in Novara e le sezioni dell’Associazione Lagunari di Udine e di Roma, la sala riunioni della Banca Popolare Commercio e Industria di Milano, il piazzale della Caserma Matter del Reggimento Lagunari a Mestre, la palazzina Comando della Caserma sede del Nato Cimic Group South a Motta di Livenza, l’androne della caserma sede del Comando Brigata di Cavalleria a Gorizia, la base operativa del reparto di manovra del contingente italiano di UNIFIL in Libano, una caserma a Sassari per il reparto comando dell’omonima Brigata.
Ogni anno a novembre il Jikishinkan Dōjō organizza uno stage ed una gara di Kendō denominata Memorial Ficuciello in ricordo di Massimo, evento giunto nel 2017 alla quattordicesima edizione.
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